Muro
esterno situato sul lato corto di una costruzione opposto al muro "goutterau"*)
generalmente terminato a triangolo che segue la pendenza di un tetto a due falde.
*il termine francese non è traducibile con un solo
termine in italiano. Esso sta a denotare un muro coronato da un piccolo canale
per ricevere l'acqua della pioggia sui bordi del tetto e privo di finestre,
usato nello stile gotico (nota di Giacinta Jalongo, traduttrice delle fiches
in italiano).
I pignoni sono costruiti sia in muratura di pietra o di mattone, sia in pezzi
di legno, sia in pannelli di cemento o ancora con armatura metallica. Usati
in facciata, possono anche essere adoperati come muri divisori che permettono
l'addossamento di condotte di fumo.
Nelle costruzioni coperte a terrazza, i pignoni sono quadrati o rettangolari.
L'evoluzione
storica del pignone fa apparire dei cambiamenti profondi nella sua destinazione
e il suo trattamento.
Le architetture greche poi romane hanno riservato il pignone alla facciata principale
dei templi come per esempio il frontone del Partenone (1).
Nell'epoca
romana, i pignoni erano decorati con embrici ornamentali scolpiti, talvolta
marcati da incrostazioni di elementi colorati.
I portali di un transetto di cattedrale ogivale sono integrati a muri - pignone
(2).
Nell'architettura civile fino al Rinascimento, le case a schiera hanno molto spesso il loro pignone a bordo strada, da cui deriva l'espressione "avoir pignon sur rue = essere possidente". Esse, realizzate in tavole di legno nel Nord, nell'Est e nel centro della Francia, presentano quindi sull'angolo degli "aggetti" molti marcati(4).
Nei paesi fiamminghi o nelle città anseatiche, i pignoni sono di forme diverse, specialmente tagliati "a scaletta"(5) e di colori vivi come nella città di Gdansk, in Polonia(6).
L'epoca
barocca li ricoprirà con affreschi in trompe-l'il e darà
loro una silhouette tornita.
L'architettura hausmanniana riduce il pignone a una funzione di divisorio, integrante
o supportante le condotte di fumo, mentre altre sono destinate a un abbellimento
monumentale come nella fontana Saint-Michel a Parigi (3).
Dopo gli
eccessi pubblicitari dei muri dipinti della fine del XIX secolo (7),
il movimento moderno ha raffinato il pignone conferendogli una doppia funzione
sia di schermo, sia di facciata areata; l'esempio più celebre ci è
dato da Le Corbusier nella sua Cité Radieuse di Marsiglia ove
nell'unità d'abitazione di Firminy(8),
l'orientamento nord-sud gioca un ruolo essenziale, con il sud riservato a una
facciata aperta agli alloggi, il nord, all'ombra con pignone cieco.
Poi grazie all1% della costruzione pubblica consacrata alle arti plastiche,
i pignoni si sono coperti di figure come per esempio a Chanteloup-les-Vignes
(9) ;si tratta di pannelli decorativi in ceramica o di pitture murali.
Talvolta, un solo ornamento ben piazzato basta a dare carattere a questa parete.
Più modestamente ma in maniera espressiva, alcuni villaggi si servono
del pignone come difesa contro i rigori climatici, di grande valore plastico
(10). Si tratta degli insiemi di case bretoni con pignoni in granito
che incorporano la condotta di fumo; più vicino a noi, li si ritrova
nelle città minerarie o nel sud della Francia, in mattoni trattati con
molta eleganza (A, B, C, D).
La realizzazione di edifici angolari fa sparire il pignone nell'architettura moderna, afferma l'autonomia dell'edificio e la disintegrazione della composizione urbana; tuttavia, il caso della torre CBX alla Défense (11) , ci riconduce al trattamento dell'angle de deux stradas e si ispira all' "Iron Flat" di New York, per ottenere un effetto plastico in una finestra urbana.
Così, i muri - pignone hanno la stessa importanza delle altre facciate
nella concezione architettonica. Essi possono essere portatori di "arte
nella strada" e formare oggetto di un trattamento plastico nella composizione
urbana.
V. ALIGNEMENT, MUR PEINT, GABARIT, SEQUENCES VISUELLES, PERSPECTIVE, FONTAINE, FRONT BATI, ANGLE DE DEUX VOIES, FENETRE URBAINE, ENCORBELLEMENT.