ISOLATO

"E' la più piccola unità dello 'spazio urbano, interamente delimitata da strade (spesso chiamata "pâté de maisons" nel francese corrente, block nei paesi anglo-sassoni e germanici, cuadras nell'America del Sud, etc.)...L'isolato, a sua volta, è diviso in particelle, unità di proprietà di dimensione variabile, ma di forma più spesso quadrangolare e i cui limiti sono frequentemente perpendicolari ai limiti dell'isolato a bordo strada, salvo nel caso delle città antiche, ove la rete viaria, e di conseguenza i limiti esterni possono essere stati modificati nel corso del tempo senza comportare variazioni dei limiti delle particelle...." B. R.

ISOLATO
"n. m. (1834) - Piccolo gruppo di case, separato da altri edifici mediante strade o spazi non costruiti. Ile; bloc; pâté (de maisons) ") ". traduzione dal Dictionnaire Le Robert.

L'isolato è un'unità urbana parzialmente o totalmente costruita in diversi modi e che, con la sua connessione ai sistemi della rete viaria, forma la membrana urbana (o tessuto urbano).

Dalle prime civiltà, l'isolato è stato utilizzato per regolare la crescita urbana. Nel II secolo a.C. i Greci trattavano i problemi urbanistici con "negligenza". Le strade che gli archeologi hanno potuto identificare sono tracciate in modo irregolare, eccetto il Dromos (asse principale). Le insulae erano irregolari e di carattere modesto, dal momento che erano di poca importanza nella vita privata: la maggior parte della giornata si trascorreva all'esterno, nello spazio pubblico appositamente sistemato (1). Nel V secolo, Ippodamo di Mileto elabora una nuova teoria politica. Egli propone una griglia rettangolare e uniforme di "insulae" delle dimensioni di 100 x 175 piedi (circa 70 x 12 metri).

Nella stessa epoca le città romane, per la suddivisione dei terreni o per il tracciato della pianta della città, seguono il principio di ortogonalità: piano a scacchiera. Esse fanno riferimento a un tracciato reticolare che porta in quasi tutti i casi a una forma rettangolare, impostata su due assi (talvolta uno solo): il decumano, di 14 o 15 m di larghezza, e il cardo, perpendicolare al primo, da 7 a 8 m di larghezza. Strade secondarie o perpendicolari ai due assi maggiori, di una larghezza minima di 2,5 m, delimitano le insulae di forma quadrata o rettangolare, tutte da 60 a 70 m
(2).

Nel XII e XIII secolo, il periodo dell'Alto Medioevo è contraddistinto da un'urbanistica nuova caratterizzata dalla creazione di città bastide o città nuove. L'ideatore della città "bastide" gioca con gli "ayrals", piccoli isolati ottenuti attraverso una trama di strade. "Gli assi più larghi sono le vie di grande comunicazione, che prolungano le strade nell'ambito dell'agglomerazione. Perpendicolari a queste, e più strette, sono le strade trasversali che servono gli isolati. La compattezza dei fronti degli ayrals, effetto della "mitoynneté" (proprietà in comune degli isolati), è interrotta dalla presenza degli androni (vie d'ingresso), che consente ad ogni casa di sembrare una cellula indipendente". A Villefranche-di-Rouergue gli ayrals misurano 4 canne per 10 (circa 20 X 50 m).(3)

Nel XVI secolo, Sébastien Le Prestre de Vauban, maresciallo di Francia e ingegnere del re, è considerato dalla maggior parte degli studiosi come un teorico del Rinascimento. La città di Neuf Brisach è retta da regole di composizione come tutte le città di Vauban. Essa racchiude una grande piazza centrale sulla quale affacciano i principali edifici; gli isolati ben proporzionati realizzano un equilibrio tra la geometria del tessuto urbano e quella delle fortificazioni.(4)

Nel XVIII secolo "Thomas Jefferson, uno dei fondatori degli Stati Uniti d'America, stabilisce una griglia orientata secondo i meridiani e i paralleli, che deve servire alla colonizzazione dei nuovi territori dell'Ovest; ciascuna maglia quadrata copre 16 miglia quadrate (25.744 metri quadri) e può essere divisa in 2, 4, 8, 16, 32 o 64 parti più piccole. Così viene definito il modello geometrico in base al quale sarà costruito le paesaggio urbano e rurale " degli Stati Uniti.(5)

Nel XIX secolo, Cerda progetta il piano di espansione di Barcellona introducendo per la prima volta il principio della diagonale. Il suo piano ha la forma di una scacchiera con isolati quadrati di 113 m di lato a lembi di 20 m leggermente smussati. Gli isolati così configurati erano degli ottagoni di 12.370 m² di superficie i cui cortili interni sarebbero stati occupati da giardini. "Cerda vedeva in questa scacchiera sistematica non un mezzo per facilitare le lottizzazioni, come nel caso delle città americane, ma il solo sistema in grado di consentire l'uguaglianza sociale e di ottimizzare le relazioni tra due punti della città"(6)

Parallelamente, la trasformazione di Parigi operata da Haussmann crea un tipo di città risultante "dalla ristrutturazione delle maglie a stelle delle reti haussmaniane"(7) Ne derivano generalmente isolati di forma triangolare, così come isolati di forma rettangolare, che sono occupati da cortili individuali o comuni.

Nel XX secolo, tra le due guerre, fa la sua comparsa il movimento moderno che esprime una nuova concezione urbanistica che mira a ridefinire le estensioni delle città. Nel 1905 Tony Garnier organizza un isolato creando dei cortili aperti e rinunciando all'allineamento (8)
Le Corbusier raccomanda l'abolizione dell'isolato, la città di Saint-Dié ne è un esempio perfetto; composta di otto unità di abitazione su pilotis (pilastri), un poco simile a quella di Marsiglia, essa costituisce una composizione che rifiuta gli standard della città tradizionale definita dall'isolato e dalla strada (9)
Nel 1939 Robert Auzelle prevedeva per il quartiere del Marais, lo spicconaggio dei cortili, il ripristino dei giardini e anche l'apertura di passaggi pedonali pubblici all'interno degli isolati.(10)

Oggi l'isolato ha una sua propria autonomia e deve avere una forma in relazione stretta con la geografia del territorio e l'identità della società. A Evry, ispirandosi al modello inglese, il promotore E. di Penguilly e l'architetto D.Montassut propongono degli isolati di case individuali con giardini.(11)
Da parte sua, Christian di Portzamparc, nella sistemazione della Zac Massena, sostiene l'idea dell'isolato aperto. Questo isolato, di 90X60 m e 90X30 m, consente la moltiplicazione delle vedute e la cattura della luce.(12)



V. ALIGNEMENT, ANDRONE, AYRAL, BASTIDE, COEUR D'ILOT, COUR, DIAGONALE, GRILLE, INSULA, MAILLE, QUADRILLAGE, RUE, ...